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Dal convegno LUISS un nuovo paradigma di difesa: coesione, conoscenza e prospettiva europea

Resoconto del Convegno presso la LUISS – 18 settembre 2025

Il 18 settembre 2025, nella prestigiosa cornice della Sala delle Colonne dell’Università Luiss Guido Carli, si è svolto il convegno “Cultura della Difesa: comunicazione, geopolitica, formazione per l’interesse nazionale”.

Un appuntamento fortemente voluto e costruito con passione da un team di promotori visionari e determinati, che ha riunito istituzioni, accademici, giornalisti, rappresentanti delle Forze Armate, imprese, studenti e società civile. Un confronto vivo e interdisciplinare per ribadire che la difesa non è solo materia militare, ma un bene collettivo, patrimonio di valori e responsabilità condivise.

In un contesto globale segnato da crisi geopolitiche, conflitti ibridi e disinformazione digitale, la cultura della difesa si configura oggi come un orizzonte più ampio: non solo protezione armata, ma coesione sociale, resilienza nazionale e credibilità internazionale.

Nell’intervista al Gen. C.A. (ris.) Massimo Panizzi, è emersa con forza una visione innovativa:

  • la resilienza come evoluzione naturale della difesa;
  • la comunicazione come strumento per costruire fiducia e linguaggi comuni;
  • il coinvolgimento delle nuove generazioni come parte attiva di un progetto condiviso.

Il convegno si è articolato in tre panel tematici, dedicati a comunicazione, geopolitica e formazione.

  1. Comunicazione e media

Giornalisti, accademici ed esperti di marketing politico hanno discusso il ruolo dei media nel diffondere consapevolezza sulla cultura della difesa. È emersa l’esigenza di linguaggi capaci di connettere cittadini e istituzioni, contrastando la disinformazione e valorizzando trasparenza e fiducia.

  1. Geopolitica e strategia

Il secondo panel ha sottolineato come la difesa rappresenti oggi non solo una necessità di sicurezza, ma anche una leva industriale e geopolitica. L’Italia, per posizione geografica e ruolo nell’UE e nella NATO, ha la responsabilità di sviluppare una cultura della sicurezza radicata nella storia e aperta alle sfide globali.

  1. Formazione e nuove generazioni

Il terzo panel – che ha visto Form&ATP protagonista – ha posto al centro il tema della formazione: dall’educazione scolastica fino alla specializzazione tecnica e manageriale.
La difesa è un progetto che guarda al futuro e che si costruisce insieme, grazie a percorsi formativi capaci di unire competenze, valori condivisi e leadership diffusa.

Un messaggio trasversale emerso da tutti gli interventi è che la leadership non è soltanto un ruolo, ma una responsabilità collettiva.
In MBDA, ad esempio, si promuove un approccio che combina solide competenze tecnico-sistemistiche con un mindset aperto, capace di operare in contesti multinazionali e multiculturali. Una visione che trasforma la strategia in operatività e che fa della cooperazione internazionale una condizione indispensabile.

Il convegno ha dimostrato che costruire una cultura della difesa significa aprire il dialogo oltre gli addetti ai lavori: coinvolgere studenti, manager, accademici, professionisti, istituzioni e cittadini.
Significa creare ponti tra generazioni e tra mondi diversi – civile e militare, pubblico e privato, nazionale e internazionale – per rafforzare la resilienza del Paese e la sua credibilità nel contesto globale.

Come Form&ATP, siamo orgogliosi di aver contribuito come media partner e di aver portato il nostro impegno nel terzo panel dedicato alla formazione. Continueremo a lavorare affinché la difesa sia riconosciuta non solo come eredità del passato, ma come progetto vivo, radicato nei valori e capace di guardare al futuro.

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